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Comunicato del Direttivo su nuovo modello di “rito emergenziale” introdotto con il decreto legge n. 28 del 30 aprile 2020.

Il decreto legge n. 28 del 30 aprile 2020 ha introdotto un nuovo modello di ‘rito emergenziale’, che entrerà in vigore dalla fine di maggio. Con esso la regola del passaggio in decisione degli affari sulla base della mera cognizione cartolare degli atti, fuori udienza, è ora subordinata al consenso per quanto implicito delle parti e dei loro avvocati. E’ infatti prevista la discussione orale della causa da remoto, attraverso un’udienza che si svolge in modalità telematica, nel caso in cui ne sia fatta congiunta richiesta da parte dei difensori, oppure previa valutazione del presidente del collegio qualora la richiesta provenga solo da una parte ovvero, anche in assenza di istanza di parte, se comunque ritenuta necessaria.
Sin dall’esplodere dell’emergenza epidemiologica, l’Associazione ha seguito con attenzione le preoccupazioni di tutti gli attori della giustizia amministrativa, anche suggerendo gli interventi normativi meglio in grado di contemperare la tutela della salute con la garanzia di continuità della tutela giurisdizionale.
Lo sforzo profuso da magistrati e funzionari amministrativi, attraverso gli strumenti tecnologici predisposti nell’ambito del processo telematico della giustizia amministrativa, è riuscito in buona parte a scongiurare il
rinvio dei processi assicurando il servizio giustizia.
E’ indubbio peraltro che l’assetto processuale imposto dall’emergenza epidemiologica ha evidenziato taluni limiti, imponendo ai giudici la ricerca – volta per volta – di punti di equilibrio tra le esigenze prima indicate e
le garanzie imprescindibili di oralità, pubblicità e piena tutela del contraddittorio.
Nella convinzione che l’avvenuta sperimentazione tecnologica abbia costituito una importante occasione per accrescere l’efficienza della giustizia amministrativa, vale ora ribadire il forte auspicio, anche dei
Consiglieri di Stato, che a partire dal 31 luglio 2020 (termine ultimo fissato dal d.l. n. 28 del 2020), siano ristabilite le ordinarie modalità di svolgimento dei processi, incentrate sulla presenza fisica delle parti e dei giudici, compatibilmente con l’andamento della situazione epidemiologica e nel rispetto di protocolli idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio di tutti i soggetti coinvolti.
Il Direttivo dell’Associazione